Gli inglesi la chiamano Infinity pool, noi più semplicemente piscina a sfioro ed è quella tipologia di piscina senza bordo dove l’acqua precipita e si confonde con la linea dell’orizzonte. È tipica delle località di mare, degli alberghi a picco sulla scogliera ma anche di alcuni centri termali e montani dove il colore del cielo si confonde con l’azzurro più artificiale della vasca e l’effetto è quello di “nuotare nel panorama”.
Alcune di esse sono esageratamente grandi come questa villa nelle Isola Cicladi dove le dimensioni della piscina coincidono con la forma del tetto dell’abitazione sottostante; sembra che qualcuno si sia lamentato perché volendo fare una vasca a dorso bisogna continuamente girarsi per evitare di andare a sbattere contro il bordo oppure farsi guidare da qualcuno che di lato tenga d’occhio i capricci dell’architetto; ci si possa consolare perché nel portico sullo sfondo è presente un barbecue che permette di grigliare il pesce direttamente in ammollo senza passare a prendere l’accappatoio.
Nella foto seguente invece siamo a Singapore sul tetto del famoso hotel Marina Bay Sands oramai divenuto celebre per la piscina che anima le serata del rooftop: una vista certo senza paragoni ma siete proprio sicuri che le palme sulla destra siano vere?
E con il distanziamento sociale dei lettini come la mettiamo?
Un punto a favore di questa Infinity pool “urbana” è dato dal profilo rotondeggiante che la fa assomigliare ad una nave da crociera che solca l’oceano e dal fatto che sotto quei tre ombrelloni rossi in fondo pare esserci un ottimo wine bar che prepara i cocktails più buoni del circondario.
Ecco infine la piscina di un hotel che sorge su un’isola privata in Croazia: sarà lo scatto in controluce o il sole a picco dell’ Adriatico ma il blu severo del mare sullo sfondo fa apprezzare ancor di più l’assenza di un panorama vero e proprio: non un pino marittimo, non un campanile, solamente noi e il mare.
Non abbiamo ancora detto perché ci piacciono le piscine a sfioro?
Ci piacciono perché la sensazione è quella di nuotare nell’infinito, un armonica unione di cielo e di mare; una dimensione dove i pensieri spaziano nel blu e nell’azzurro con tutte le loro gradazioni quasi come un Picasso di inizio ‘900 ma senza il pessimismo e la negatività del suo “periodo blu”.
Il blu secondo gli studiosi del colore simboleggia armonia ed equilibrio, il blu facilita la distensione dell’apparato nervoso e genera un senso di relax che allontana l’ansia; se in hotel vi danno la camera vista mare solitamente c’è sempre un supplemento da pagare così come nei ristoranti con la terrazza sul golfo i posti più ambìti sono quelli sulla vetrata o quelli sfiorati dalla brezza accanto alla balaustra.
La piscina dona refrigerio alle calde giornate estive, il movimento in acqua è più armonico e il nuoto dona quel senso di benessere che mette d’accordo e coordina tutto il corpo.
Non ultimo l’effetto sonoro dell’acqua che sfiora: non vi sembra di stare vicino a una cascata?
Leone Lamberti